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Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

254846
Saltini, Guglielmo Enrico 24 occorrenze
  • 1862
  • Le Monnier
  • Firenze
  • critica d'arte
  • UNIFI
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Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

, mutarono le sorti della Toscana, e quel lavoro rimase sospeso, finché sotto i Francesi lo finiva il Cacialli. Pure non mancarono al Poccianti, nominato

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Siena, oggi stanza del Collegio Tolomei, e devesi pure a lui l’ampliamento della chiesa di San Francesco, pregevole edifìzio della sua patria.

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cimitero della Compagnia della Misericordia, ivi eretto, fuori la porta a Pinti nel 4839. — Bartolommeo Silvestri pure di Firenze (n. 1781, m. 6 marzo 4854

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opere non senza pregi. — LORENZO SANTI fu pure di Siena (n. 1783, m. 1839); sebbene, compiuti a Roma gli studj, passasse a Venezia, e nominato

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Paoletti. — GAETANO BACCANI pure di Firenze (n. 6 giugno 1792) è discepolo della medesima scuola. Studioso dei buoni esempi dei suoi celebri maestri

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sarebbe andato più innanzi; pure la semplicità della composizione che più al vero s’accosta, e la parsimonia che usò negli ornati lo manifestano scultore

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del padre. Pure sentendosi chiamato da naturale inclinazione ad altra via, dopo essere stato fattorino di un vetrajo e poi di un sarto, riuscì ad

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Firenze, come pure quelli bellissimi della Tribuna di Galileo, mostrano chiaramente come tutte le molte altre sue opere, quanto abbia gusto nel disegno

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che più gli tocca da vicino; non solo manca intieramente all’Italia, ma anche ci fanno difetto le memorie, che pure saremmo in debito stretto di

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artificiale è una prova che voi riunite il doppio merito di dotto anatomico e di abilissimo disegnatore.» Pure retribuito sempre come un semplice

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TRABALLESI (n. 1728, m. 14 novembre 1812) fu pure grazioso e immaginoso pittore. Lavorò assai bene in patria uno sfondo per l’oratorio di San Fiorenzo

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dipinto prima d’ottenere codesto ufficio, nulla più fece poi; e abbandonati affatto i pennelli, parlò sempre ai giovani scuolari, ma non disse loro pure

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Caterina nell’atto di ricevere le sacre Stimate. — GIOVAN BERNARDINO NOCCHI (n. 8 maggio 1741, m. 27 gennajo 1812) fu pure artista lucchese di qualche valore

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, fregi, soffitte, facciate, insomma ciò che dicono in arte far quadrature. Dipinse pure a olio con gusto, più specialmente frutta e fiori, e si attentò

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primi, come mostrano le sue pitture della sala di Giove nella galleria de’ Pitti. Questi fu pure maestro assai reputato nella nostra Accademia.

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Commedia. Quelli della cantica del Paradiso furono incisi a mezza macchia per la edizione del Dante dell’Ancora (Firenze, 1817). Disegnò pure assai

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sante. Pure anch’esso dovè pagare il tributo all’età, e fece di principio coi soliti metodi le solite mitologie, come in quel grandioso sfondo in una

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, tanto ne parve mirabile la composizione, il colore e l'effetto. — VITO D’ANCONA di Pesaro, israelita (n. nell’ottobre 1825), studiò pure in Firenze

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manifattura delle pietre dure, valse a recarvi notevoli perfezionamenti; e morendo lasciò nel figliuolo CARLO, che ebbe pure il suo impiego, un degno erede

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metallica, nè celano abbastanza la immensa fatica dell’artefice; pure lavorò moltissimo, e sempre con amore. Una delle cose sue principali è la

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molta pratica che avea del miniare. Si dà pure a lui il vanto di avere introdotto nell'arte il metodo d’incidere a granito, da lui condotto alla maggior

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fatta negli ultimi anni del viver suo, e che, rimasta incompiuta, fu condotta a termine da Ferdinando suo figliuolo, che pure attende all’incisione.

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un bel ritratto, che è tra le migliori cose sue. Fece pure il ritratto di Alessandro Rivani a mezza macchia, e a genere finito quello di Madonna Laura

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messi da banda gli ornati soverchi e le ridicole fogge, allora in voga, ricondusse nelle opere le buone, belle e pure linee del cinquecento, e presto

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